Il sole lentamente si colora di sfumature di rosso del tramonto, una vecchia bottega in un piccolo paese sulle colline e storia di un mestiere che da secoli vive tra quelle mura.
Mi trovo a Montottone, un piccolo borgo marchigiano vicino a Fermo, che vanta un’antica tradizione di lavorazione dell’argilla e produzione artigianale di ceramica. Il paese, un tempo, era un paese di vasai, infatti veniva chiamato “lu paese de li coccià”.


Ad oggi a Montottone è rimasta in attività una sola bottega artigianale di ceramica, quella della famiglia Bozzi. Grazie al Virtuaso Blog Tour ho avuto la possibilità di scoprire questa realtà e di conoscere Anna Maria ed Emanuele Bozzi che con amore e dedizione continuano questa attività.



Un mestiere tramandato da generazioni.
Dal 1851 la famiglia Bozzi produce vasellame e ceramica popolare. Un mestiere che Mario Bozzi, padre di Anna Maria ed Emanuele, è riuscito a salvare nell’era del boom dell’industrializzazione quando i figli venivano indirizzati a lavorare in fabbrica, quando le famiglie iniziarono ad acquistare prodotti decorati di serie (simbolo di ricchezza) e non più utensili rustici, quando ci fu l’avvento della plastica e dell’alluminio per la quotidianità. Al tempo era avvenuta una vera e propria rivoluzione degli usi, dei bisogni e della mentalità.



Mario Bozzi fu l’anello di congiunzione tra il vasaio del passato e quello odierno, tra quello che faceva tutto (raccogliere l’argilla, le pietre per le vernici, costruire i forni) e il vasaio dei giorni nostri, che, pur rimanendo un lavoro artigianale, utilizza strumenti moderni (l’argilla già preparata, tornio elettrico, le vernici certificate).
Anna Maria ed Emanuele Bozzi, figli di Mario Bozzi, con grande passione, tecnica e pignoleria, continuano a mantenere vivo nel tempo la tradizione ed il mestiere di famiglia.
Un mestiere imparato fin da piccoli, quando Anna Maria giocava in bottega e guardando il padre, pian piano, prendeva manualità. Emanuele, a 25 anni, lasciò il sicuro lavoro in industria per perfezionarsi e seguire quelle orme. Per loro una vera missione portare avanti la storia.
Ogni angolo di questa bottega ha un’impronta antica, si respira il suo vissuto, i muri scuri dal fumo, la scala antica, il forno.



Una produzione di vasellame che conserva la memoria, nei metodi e nelle forme, perché, come dice Anna Maria, quelle forme sono perfette, assolvono i loro compiti in modo efficace. Sono forme studiate da generazioni di clienti e vasai per la perfezione.
Un mestiere che combina i 4 elementi: creare con la terra, acqua, fuoco ed aria.. Un lavoro di forza e decisione, ma, che, allo stesso tempo necessita di grande sensibilità e delicatezza per dare animo ai manufatti. Un manufatto viene lavorato in più fasi, e lasciato asciugare, nella stagione fredda, più giorni. Viene poi cotto nel forno ed infine dipinto. Ogni pezzo è unico.
“Un lavoro fisico ed impegnativo, ma allo stesso tempo che necessita di una grande sensibilità. Plasmare con decisione, forza e tenacia, e successivamente allentare e creare il vuoto.. Dare la forma per poi continuare con la massima delicatezza.
Quando un vasaio lavora, se gli togli il vaso dalle mani, compie dei movimenti che sembrano una danza.”
Anna Maria Bozzi
La brocca è il manufatto più rappresentativo della storia e della quotidianità locale. Il più utilizzato in passato. Pensate, che negli anni ’50 la bottega produceva anche 50 brocche al giorno.
Veniva usata in molti ambiti, nei campi dai contadini, dalle massaie per attingere l’acqua ed utilizzarla nella vita domestica. Veniva sapientemente trasportata sulla testa delle donne, anche per km.



Questo, però, è anche un mestiere che evolve, che segue il proprio tempo, che ascolta ed assolve le esigenze dei clienti odierni.
Nella loro bottega, i fratelli Bozzi, propongono un artigianato vivo, moderno ma con un legame profondo con il territorio e con il passato. Metodi e lavorazioni tradizionali per preservare la memoria, ma con un valore aggiunto come creare nuove forme, linee e colori per esigenze più contemporanee.


Lavori su commissione da parte di ristoratori, albergatori, clienti che cercano dei manufatti di qualità e personalizzati, un commercio estero sempre più rilevante, specie dall’Oriente e dall’America.
Una ricchezza che abbiamo l’obbligo di conservare e proteggere nel tempo, antichi mestieri che rendono la nostra terra ancora più affascinante.
A presto,
Silvia❤
In collaborazione con l’associazione Diversoinverso